È stato approvato il nuovo bonus benzina. Grazie a questo incentivo, molte famiglie potranno tornare ad utilizzare la propria automobile.
Durante il consiglio dei ministri del 25 settembre è stato approvato il nuovo bonus carburante. Oramai da tempo milioni di famiglie sono costrette ad utilizzare il trasporto pubblico, perché fare benzina alla propria vettura stava diventando insostenibile. Fortunatamente però lo stato è intervenuto, e sta cercando di far fronte a questa emergenza, grazie all’emissione di questo nuovo incentivo. Ma vediamo più nel dettaglio chi lo può richiedere e come verrà accreditato sui nostri conti.
Chi né può beneficiare?
Né possono beneficiare circa un milione e mezzo di nuclei familiari italiani, vale a dire oltre 4 milioni di persone.
La prima domanda che viene da chiederci è come verrà finanziato dallo stato? Beh l’inflazione oltre ad aver notevolmente abbassato il nostro potere d’acquisto, ha permesso allo stato di incassare molti più soldi dall’Iva. Infatti saranno proprio gli extraprofitti derivanti dall’imposta sul valore aggiunto, che si attestano a circa 2 miliardi di euro, a finanziare questo bonus, che peserà sulle casse dello stato per 100milioni di euro.
Ma chi lo può richiedere? Partiamo col dire che nessuno lo può richiedere, infatti verrà accreditato automaticamente a tutti i possessori della carta “Dedicata a te“. Questa si è andata a sostituire al reddito di cittadinanza, e permette alle famiglie meno ambienti di avere una tantum 384,5 euro. A quell’importo andrà poi aggiunto anche l’importo del bonus carburante che si attesta a circa 80 euro.
Ma solo i privati possono richiedere questa agevolazione? No, il governo ha pensato anche a tutte quelle aziende agricole, e logistiche, che con il forte aumento dei prezzi dei carburanti, sono andate in difficoltà. Infatti per loro ha pensato ad un credito d’imposta del 20%, sulle spese sostenute per il carburante, per il periodo che va dal terzo al quarto trimestre del 2022.
Come l’ha presa la Fegica?
La Fegica è il sindacato per la tutela e la difesa dei gestori del carburante. Già nel recente passato si era fatto sentire, per l’entrata in vigore della legge che prevede l’esposizione in tutti i distributori, di un cartellone con il prezzo medio nazionale della benzina. Dopo questo bonus è intervenuto il presidente della Fegica criticando aspramente il governo. Nel suo discorso, chiede espressamente di far fronte a questa forte crisi economica, che sta scuotendo tutto il paese, e di usare quei soldi per tagliare le accise sulla benzina, unico strumento al momento utilizzabile per calmierare il prezzo del combustibile. Purtroppo lo stato italiano da solo non può né intervenire sull’ Opec, né fermare le speculazioni presenti nel mercato finanziario internazionale.