Cosa si nasconde dietro la paura di guidare, e come si può superare? Scopriamo tutta la verità su questa fobia.
Un disagio psicologico
Il disagio di tipo ansioso generato dalla paura di guidare è un problema che affligge moltissime persone, ma che rimane un tabù. Questa paura ha forti ripercussioni sia sull’autonomia della persona che sulla sua autostima, e porta ad un graduale restringimento delle proprie attività di spostamento indipendente.
Quando si ha paura di guidare, quello che succede è che si vedono pericoli ovunque, ci si lascia pervadere dall’ansia e si genera la tachicardia, le mani iniziano a sudare e la confusione prende il sopravvento. Si tratta di un vero e proprio attacco di panico, in cui non si riesce più a rimanere lucidi e può derivare diverse fonti.
Stress post traumatico
La causa più diffusa della paura di guidare sta nell’essere terrorizzati dal rischio di rivivere un evento traumatico in cui si è già passati, come un brutto incidente, mentre si era alla guida della propria auto. Non è necessario rimanere coinvolti in prima persona in un incidente o evento traumatizzante, ma è sufficiente anche solo rimanerne profondamente scossi e segnati per sviluppare una paura di guidare tale da condurre alla decisione di non mettersi più alla guida e a soffrire ogni qualvolta che ci si ritrova al volante.
Se la paura è una forma di stress post traumatico, la persona ha parziali amnesie sull’episodio e flashback che pervadono la mente mentre sta guidando, oppure incubi e reazioni psichiche, fisiche e comportamentali. La paura fa credere di star vivendo quel trauma di continuo, ed è insopportabile.
In questi casi ci sono protocolli terapeutici da seguire per risolvere il problema, come l’EMDR, che aiutano la persona a superare il trauma elaborandolo e riorganizzandolo in maniera analitica, arrivando a far capire che non è detto che se una situazione si è verificata in passato, debba ripresentarsi per forza ogni volta che le condizioni ricordano quell’evento.
Fobia situazionale
In altri casi, la paura può essere riconducibile a una fobia di tipo situazionale, chiamata amaxofobia. Nei casi più soft, la paura porta la persona a cercare una sorta di comfort zone all’interno della quale si sente sicura di guidare. Questo per esempio può consistere nel fare sempre lo stesso percorso, evitare le strade extraurbane, guidare solo di giorno e prendere strade nuove solo se accompagnati.
Quando questa comfort zone viene meno, la persona entra nel panico e perde lucidità, con l’unica conseguenza di rischiare maggiormente di incappare in quelle situazioni che teme. L’ansia e il panico portano la persona a sovrastimare i pericoli esterni e a sottostimare le proprie capacità alla guida, e a poco o nulla servono le rassicurazioni e i consigli logici.
Cosa si nasconde dietro la paura di guidare?
Essendo un’ansia di tipo fobico, anche la paura di guidare spesso nasconde paure più profonde, che trovano un’esternazione in timori minori, come appunto quello di mettersi alla guida. Il ragionamento che una persona con una paura di tipo fobico fa è quello di evitare la situazione di cui ha paura, generando una forte limitazione del suo campo d’azione. Nello specifico, chi ha paura di guidare cercherà di tenersi lontano dal volante come meglio può, limitando di fatto l’autonomia personale.
Proprio all’autonomia sono riconducibili i motivi legati più spesso alla paura di guidare, perchè si può andare dove si vuole sì, ma così facendo si rinuncia a posizioni più infantili e “sicure”. In questi casi, è bene intraprendere un percorso con uno specialista, che aiuti a superare la paura e a ristabilire l’equilibrio con la propria autonomia.