Da sempre il bollo è la tassa più odiata dagli italiani, ma se la tua macchina fa parte di questa categoria non lo dovrai più pagare!
Dalla prima metà degli anni cinquanta, il bollo è entrato in vigore, e da allora purtroppo non ci ha mai abbandonato. Durante gli anni ha avuto diverse modifiche. Originariamente veniva pagato solo se si circolava su strade pubbliche, ma dall’ 1982 è diventata una tassa di possesso. Questo significa che anche se non si circola con l’automobile, l’imposta va comunque pagata. Dal 2011 poi si è deciso di inserire una tassa ancora più odiosa, il superbollo. Questa è un ulteriore imposta da pagare, nel caso in cui la propria vettura superi una determinata potenza. Ma tutti questi soldi a chi vanno? I soldi dei contribuenti finiscono direttamente nelle casse delle regioni. Perciò ognuna ha dei regolamenti diversi, e questo determina anche un costo diverso da regione a regione.
Ma come possiamo agire per non pagarlo?
Di norma il bollo va pagato ogni anno e si ha tempo un mese dalla scadenza per pagarlo. Ma chi può non pagarlo? Sono esentati dal pagamento i disabili, e le macchine considerate d’epoca. Ma tra queste ci sono varie sottocategorie. Per la precisione due e sono:
-veicoli ultraventennali;
-veicoli ultratrentennali.
Ma quali sono le differenze?
Per veicoli ultraventennali, si intendono tutti veicoli la cui immatricolazione è avvenuta tra i venti e ventinove anni fa, mentre i veicoli ultratrentennali sono tutti quelli immatricolati più di trenta anni fa. In quest’ultimo caso il bollo decadrà automaticamente. Perciò non bisogna presentare nessun modulo, ma nel caso in cui il veicoli fosse ancora circolante su strade pubbliche andrà pagato un imposta forfettaria di poche decine di euro.
Nel caso di veicoli ultraventennali la situazione cambia. Infatti il bollo in questo caso va sempre pagato, ma se si rientra in una particolare categoria di vetture, e rispetta un requisito fondamentale, la regione applica il 50% di sconto. Se la vettura infatti è in possesso del certificato di rilevanza storica rilasciato da ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI, ed è presente il riconoscimento di storicità riportato sul libretto di circolazione, si ha diritto allo sconto in questione.
In sintesi
In sintesi nel caso in cui possediamo un veicolo con più di trent’anni non paghiamo il bollo nel caso in cui non fosse circolante su strada pubblica. Se invece ancora circola normalmente, dovremo pagare un imposta che si attesta a poche decine di euro all’anno.
Per avere invece uno sconto del 50% invece, basterà possedere un veicolo con almeno 20 anni e non più di 30, e che sia in possesso del certificato di rilevanza storica rilasciato da diverse organizzazioni automobilistiche, e che sia presente il riconoscimento di storicità sulla carta di circolazione.