Un uomo è stato rapito dalla sua auto elettrica, che per un malfunzionamento ha disattivato i freni. Ecco come lo salvano.
La storia di Brian Morrison arriva dal Regno Unito e ha dell’incredibile: sembra uscita da uno di quei film futuristici in cui le macchine hanno il sopravvento sull’uomo e dominano la società, ma è tutt’altro che finzione! L’uomo di 53 anni aveva finito la sua giornata lavorativa attorno alle 22 di domenica sera, ed è salito in macchina per tornare a casa, ed è allora che è iniziato il suo incubo.
La sua macchina elettrica, che l’uomo aveva pagato ben 30.000 euro, lo ha letteralmente rapito chiudendolo dentro e a causa di un malfunzionamento, gli ha impedito di frenare. L’uomo, capito il pericolo, in un primo momento ha tentato di risolvere la situazione in autonomia, cercando di causare meno danni possibili evitando semafori e rotatorie, ma quando ha capito che l’auto non si sarebbe più fermata, ha contattato la polizia.
Dopo aver appreso la vicenda, gli agenti hanno valutato la situazione e hanno dato indicazioni all’uomo per portare la sua auto a schiantarsi contro il loro camioncino. Il mezzo ha attutito il colpo e non ci sono stati danni a cose o persone esterne fortunatamente, e si è cercato di ridurre al massimo la velocità dell’auto elettrica, portandola su una strada tranquilla e pianeggiante, dove il veicolo ha raggiunto il punto di collisione a 50 chilometri orari.
Come già detto, il tutto sembra uscito dal grande schermo, e sembra davvero una pellicola immaginistica sullo stile di Io, Robot. Questa vicenda riapre un dibattito che è già in corso da diverso tempo, e che con l’aumentare dell’elettrico e con lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale sta prendendo sempre più spazio: i rischi della tecnologia.
Le auto elettriche, come ben si sa, rappresentano ad oggi una delle migliori alternative ai mezzi inquinanti, ma forse proprio perchè sono in circolazione da un tempo relativamente breve, non convincono ancora tutti, soprattutto a causa dei molti incidenti di cui sono state protagoniste.
I rischi maggiori risiedono nelle batterie agli ioni di litio, che sono facilmente infiammabili e in caso di incidenti sembrano aver provocato incendi ed esplosioni non di poco conto. Per esempio, il 24 settembre scorso una casa ha preso fuoco proprio a causa di una batteria esplosa nell’auto elettrica della famiglia, che era parcheggiata sul vialetto di casa. Anche questa vicenda arriva dal Regno Unito.
Oltre a questo tipo di rischio poi, a rendere ancora difficile la vita delle auto elettriche è la scarsa presenza delle stazioni di ricarica, che dove sono presenti causano code consistenti. Sono ancora pochissimi infatti i punti che offrono questo servizio, il che è sicuramente scoraggiante per chiunque voglia acquistare un’auto elettrica.
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