Il mondo dell’automotive offre diverse soluzioni per chi desidera avere un’auto senza necessariamente acquistarla.
Tra queste, il leasing e il noleggio a lungo termine rappresentano due delle opzioni più popolari, ma spesso si tende a confonderle nonostante le loro differenze sostanziali.
Il leasing è una formula che permette all’utilizzatore di pagare un canone mensile per l’utilizzo dell’auto, con la caratteristica che alla fine del contratto non vi è l’obbligo di acquisto del veicolo. Al contrario, nel noleggio a lungo termine, oltre al pagamento di un canone mensile simile al leasing, il cliente ha la possibilità di rinnovare il contratto o di acquistare l’automobile al suo termine.
Una distinzione importante tra le due formule riguarda il pagamento del bollo auto. Nel caso del leasing, questa tassa automobilistica è generalmente a carico dell’istituto finanziario o della società di leasing che detiene la proprietà dell’automezzo. Diversamente, nel noleggio a lungo termine, è l’utilizzatore (il cliente) a essere responsabile del pagamento del bollo.
È fondamentale non confondere i termini “proprietario” e “utilizzatore” quando si opta per il leasing. Il contratto stabilisce chiaramente che l’automezzo appartiene all’istituto finanziario o alla società di leasing fino alla conclusione dello stesso. L’utilizzatore si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria ma non ne diventa proprietario fino al completamento dei pagamenti previsti dal contratto.
Nel caso del noleggio a lungo termine invece le cose cambiano significativamente: anche se l’autoveicolo viene intestato all’anagrafe dei veicoli in nome dell’utilizzatore, lo Stato considererà come proprietario effettivo colui che ha registrato la vettura al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Di conseguenza sarà necessario versare regolarmente le tasse automobilistiche nei termini previsti dalla legge.
Optando per una formula d’acquisto tramite leasing è importante sapere che sarà compito della parte finanziatrice assolvere agli obblighi fiscali relativi all’autoveicolo entro i termini stabiliti dalla legge italiana. In caso contrario sono previste sanzioni amministrative pecuniarie da corrispondere allo Stato italiano.
Generalmente nei contratti stipulati tra privati ed istituti finanziari o società di credito viene specificato chiaramente quale parte debba occuparsi delle imposte sul possesso degli autoveicoli (le cosiddette tasse automobilistiche), evitando così eventuali incomprensioni o mancati pagamenti.
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